XXV Salone Internazionale del Libro di Torino
Giovedì 10 maggio 2012, Spazio Autori A/Pad. 1 - ore 20.30

Presentazione del Libro
"I TAROCCHI E IL SEGRETO
DELLA RUOTA D'ORO"

di Giancarlo Barbadoro

A cura di Keltia Editrice


Il druidismo concepiva i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi come le pagine di un Libro, il Libro della Natura, in cui ciascuna pagina manifestava archetipi di conoscenza.
L’antico druidismo faceva risalire l’origine dei Tarocchi al mito di Fetonte, a sua volta legato al mito del Graal, riguardante un evento straordinario accaduto all'alba dei tempi che avrebbe rivoluzionato la storia del pianeta.
Un dio disceso dal cielo che in tempi immemorabili avrebbe insegnato all’umanità le scienze, le arti e l’alchimia dello spirito. Prima di congedarsi dall’umanità avrebbe donato l’Hatmar, la ruota dei 22 archetipi di conoscenza, ricordata come una ruota d’oro forata. In questa prospettiva i Tarocchi vengono anche attribuiti a Thot, il dio egizio dalla testa di Ibis che si ispira a Fetonte, sempre visto come padre della scienza e inventore del linguaggio e della scrittura.
In origine i 22 archetipi della ruota d’oro di Fetonte sarebbero stati simboleggiati dalle gemme, dalle lamine simboliche e dall’alfabeto sacro. L’antico druidismo li utilizzava come un vero e proprio libro di sapienza, il “Tai Shan”, il Libro della Natura o il “Libro Maestro”.
Ancora oggi abbiamo reminiscenze storiche della struttura dell'Hatmar da cui hanno preso corpo i Tarocchi moderni. Dalle 22 rune del mito nordico di Odino, all'alfabeto sacro introdotto nell'antica Grecia da Kadmos, all'alfabeto sacro dell'ebraismo sul quale si fonda la Qabbalah, ovvero la Tradizione. Abbiamo il riferimento ai 22 archetipi del Libro dei Tarocchi anche nella Bibbia e precisamente nel Libro dell'Apocalisse di S. Giovanni, scritto nel primo Secolo d.C., costituito da 22 capitoli rispondenti a ciascuna lamina dei Tarocchi.
Ogni lamina mostra una serie di simboli che manifestano precisi significati. I Tarocchi erano quindi considerati come una fonte di conoscenza e un percorso di esperienza interiore.
I tarocchi sono visti anche come uno strumento utile per la divinazione. Il libro propone quindi degli esercizi di divinazione. Alcuni allo scopo di consentire di testare e sviluppare le capacità divinatorie, altri per attuare esperienze di divinazione a mezzo dei giochi classici dell’antico sciamanesimo druidico.




Giancarlo Barbadoro presenta il suo libro


Un momento della presentazione


Il momento degli autografi


Rosalba Nattero intervista l'autore per Shan Newspaper


L'intervista di Shan Newspaper a Silvio Canavese della Keltia Editrice