Esce nelle sale cinematografiche, il film che segna l'esordio nel lungometraggio di Stefano Milla. "La Via della Gloria" è il titolo della pellicola.
Il lungometraggio è stato interamente prodotto grazie a contributi di enti pubblici quali la Regione Piemonte ed il Comune di Acqui Terme, e strutture private, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Associazioni culturali territoriali, ecc., creando una sorta di precedente cinematografico per la sua totale indipendenza produttiva e la ricerca delle risorse legate al territorio nel quale è stato realizzato.
Il territorio, il Monferrato, è praticamente uno dei protagonisti del film, con la sua cultura, la sua storia ed i suoi paesaggi.
La scommessa produttiva è stata anche quella di utilizzare personale tecnico ed artistico legato al Monferrato ed al Piemonte. Tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del lungometraggio vivono e lavorano nel territorio preso in considerazione (unica eccezione per Sauro Rosi, il Santo Acardo), facendo de "La Via della Gloria" un film corale, dedicato all'entusiasmo di chi ha contribuito al realizzarsi del sogno di poter girare un lungometraggio dall'apparato finanziario praticamente inesistente, ma sostenuto dalla pura volontà di poter vincere la scommessa che il film rappresenta.
Tale sogno viene realizzato, e tale scommessa vinta, proprio con l'uscita nelle sale; atto che rappresenta il sigillo formale che il film è definitivamente nato e che con la volontà e l'entusiasmo dimostrato da chi ha preso parte alla sua realizzazione, i sogni possono diventare realtà.