UNITED NATIONS
COMMISSIONE PER I DIRITTI UMANI
Working Group On Indigenous Populations
Geneva 19 to 23 July 2004


La Declaration di Rosalba Nattero

Signor Presidente,

Il mio nome è Rosalba Nattero. Sono Rappresentante della Apache Survival Coalition e sono qui per parlare a nome di Ola Cassadore, Presidente dell'Apache Survival Coalition.
Anche quest'anno mi appello ancora una volta contro la violazione di un luogo sacro e dei diritti religiosi di un popolo. Mi riferisco a Mount Graham, la montagna sacra degli Apache minacciata dalla costruzione di un osservatorio astronomico internazionale a cui partecipano, insieme all'Università dell'Arizona, anche il Vaticano e l'osservatorio di Arcetri, finanziato dal governo italiano.
Due telescopi sono già stati costruiti e un terzo, l'LBT (Large Binocular Telescope), destinato a diventare uno dei più grandi e perfezionati del mondo, sta per essere inaugurato. Solo un telescopio, quello del Vaticano, è attivo al momento. Mount Graham riveste da tempi immemorabili una funzione importante per la comunità Apache: è infatti considerato il loro massimo luogo sacro. Per gli Apache, Mount Graham rappresenta un luogo di culto e di guarigione. Ha quindi un ruolo centrale e fondamentale nella cultura e nella religiosità Apache.
Il progetto prevede la costruzione di sette telescopi su questa montagna sacra. Questo sviluppo totalmente illecito è stato contestato dagli Apache sin da quando essi sono venuti a conoscenza del progetto, circa quattordici anni fa. Il Consiglio Tribale degli Apache San Carlos ha votato numerose risoluzioni ufficiali contro il progetto. Sono state organizzate manifestazioni di opposizione ancora prima che si iniziassero i lavori.
Al fianco degli Apache San Carlos si sono schierate numerose Tribù e movimenti indiani, tra cui l'International Indian Treaty Council, il National Congress of American Indians, l'American Indian Religious Freedom Coalition, la White Mountain Apache Tribe, la Fort Apache indian Reservation, la White Mountain Apache Heritage Program, la Navajo Nation, i Tohono O'Odham, il National Council of Churches, e molte altre organizzazioni nazionali ed internazionali.
Il maggior movimento di opposizione è l'Apache Survival Coalition, fondata da Ola Cassadore Davis e supportato dal Consiglio tribale degli Apache San Carlos.
Il progetto è andato avanti nonostante queste opposizioni e nonostante la legge di preservazione dei siti storici, appellandosi a delle esenzioni che il Congresso degli Stati Uniti aveva votato in passato, e seppellendo altre importanti legislazioni.
L'Italia è anche coinvolta attraverso l'Osservatorio di Arcetri (Firenze), che continua a rifiutare i continui appelli di Ola Cassadore e dei suoi sostenitori.
Negli ultimi quattordici anni numerose delegazioni di Apache sono venute in Italia per chiedere al governo di bloccare i fondi per Mt. Graham, ma gli appelli sono rimasti inascoltati. Sono state presentate proposte di legge per bloccare i fondi destinati all'Osservatorio, ma non hanno avuto finora nessun esito.
Molti degli sponsor, vista la protesta internazionale, si sono ritirati. Il secondo telescopio è stato costruito dal Max Planck Institute della Germania, ma 2002 l'istituto ha abbandonato il progetto a causa della scarsa visibilità del sito. Tuttavia il progetto non è stato fermato.
Negli ultimi due anni la Apache Survival Coalition ha condotto una battaglia per dissuadere due altre università ad aggiungersi al progetto come partners, l'Università del Minnesota e l'Università della Virginia. Nonostante tutte le Tribù del Minnesota e il Comitato per la Ricerca Sociale si siano opposti, la direzione dell'Università ha preso la decisione di partecipare al progetto. Anche l'Università della Virginia è entrata nel progetto, ma ha chiesto all'Università dell'Arizona di consultarsi con gli Apache per procurare loro assistenza in campo di educazione e sanità. Ma seppure l'educazione e la sanità siano molto importanti per un popolo, questa proposta è vista dagli Apache come un tentativo di corruzione.
In questi giorni, un incendio di vaste proporzioni sta infliggendo alla montagna sacra un'ennesima violenza, distruggendo le piante secolari e le specie in via di estinzione che vi dimorano. Questo imprevisto potrà causare dei danni all'Osservatorio e richiedere altre ingenti somme di denaro per le riparazioni. Gli Apache sono convinti che il fuoco che minaccia l'Osservatorio sulla loro montagna sacra sia un "monito del Creatore".
Il progetto deve essere fermato in ogni caso. Aiutiamo gli Apache a difendere il loro diritto di preservare il loro massimo luogo sacro.
Nella United Nation Declaration on the Rights of the Indigenous Peoples si legge che ogni popolo ha il diritto "to manifest, practise, develop and teach their spiritual and religious traditions, and to mantein, protect and have access in privacy to their religious and cultural sites".
Questo diritto da 14 anni viene negato al Popolo apache, il quale da molto tempo non ha accesso al suo luogo sacro e non può praticare i suoi riti religiosi. Questo rappresenta una minaccia per la sopravvivenza della sua tradizione e della sua cultura, oltre che un grave rischio per l'unità della sua comunità.
Chiediamo fortemente che questa commissione prenda in esame il problema degli Apache San Carlos e ci aiuti a difendere i loro diritti culturali e religiosi.

Grazie Signor Presidente.


Rosalba Nattero
Rappresentante dell'Apache Survival Coalition
VicePresidente della Ecospirituality Foundation