IN VIAGGIO PER LA GRANDE RICERCA

(dall'intervista di Andrea Giordano a Rosalba Nattero e Giancarlo Barbadoro)

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(Giordano) Rosalba Nattero, lei e' cantante e animatrice del Laboratorio Musicale del Graal, che ha dato vita a dischi e concerti con un repertorio di musiche tradizionali dell'area bretone, irlandese, scozzese, provenzale e basca. Qual'e' il valore che attribuisce a questa esperienza?

(Nattero) Per me si tratta di una passione che ha unito l'amore per la musica all'interesse per le antiche tradizioni. Si tratta di patrimoni poco divulgati e spesso ormai del tutto perduti, che sono andata a "scovare" sul posto. Il potere di coinvolgimento di questa musica tradizionale e' grande, come constatiamo ai nostri concerti: durante il Festival Celtique di Aosta, nel settembre scorso, migliaia di persone si sono coinvolte al punto che molte di loro si sono messe a ballare con entusiasmo, riempiendo la piazza principale della citta'.

(Giordano) Potete raccontare qualcosa dei vostri viaggi?

(Nattero) Abbiamo sempre trovato persone disposte ad aiutarci e ad insegnarci qualcosa. Fatto sorprendente, erano loro a cercarci, come se ci stessero aspettando. Ricordo gli incontri con gli Indiani d'America, sia del sud-ovest (Arizona) che del nord (Canada): si tratta di un ambiente molto chiuso, ma se vi si entra per un'affinita' di tipo spirituale, si puo' assistere a cerimonie e rituali riservati e di grande interesse. A me sono state mostrate e insegnate, ad esempio, tecniche di terapia con i cristalli, che poi ho approfondito anche tra gli aborigeni australiani. A Tucson, invece, abbiamo incontrato Ola Cassadore, leader del movimento che si e' battuto per impedire che in Arizona, sul monte Graham, sacro agli Apache, venisse costruito l'osservatorio astronomico sponsorizzato, fra gli altri, dal Vaticano. Ola e' figlia di un capo sciamano ed ha lei stessa poteri simili. Il giorno prima di incontrarla, sognammo un gatto bianco che ci suggeriva di parlare di lui a Ola. Riferimmo il tutto alla signora Cassadore che impallidi' e ci racconto' piangendo che il suo amatissimo gatto bianco era appena stato avvelenato. A seguito di questo episodio Ola entro' in confidenza con noi e ci permise di fare incontri importanti.

(Barbadoro) Nei nostri viaggi abbiamo sempre incontrato, in modo apparentemente casuale, persone-chiave. In Bretagna, ad esempio, ci sono ancora gruppi druidici attivi. Noi li abbiamo accostati attraverso una visita casuale a Carnac, dove la gente andava a fare spesso passeggiate notturne in mezzo ai menhir. La' incontrammo un uomo che avevamo scambiato il giorno prima per un semplice contadino e che si rivelo' un iniziato. Ci pose molte domande e poi accetto' di incontrarci, il giorno successivo. Lo trovammo in una trattoria a colloquio con il direttore della banca locale, che lo trattava con referente rispetto rivolgendogli dei quesiti. Grazie al suo incontro potemmo vivere esperienze particolari. Ad esempio a Quimper prendemmo parte a un impressionante "fest-noz", celebrazione bretone semipagana: in un'enorme radura, di notte, alla luce delle torce, circa duemila persone di ogni eta' ed estrazione sociale, ballavano su vari cerchi concentrici, battendo all'unisono i piedi per terra. E' in questo ambiente che ho appreso elementi di musica druidica bretone (una sorta di agopuntura musicale che catalizza lucidita' mentale e capacita' di rilassamento e di intuizione) e il cosiddetto "potere della spirale", ovvero la costruzione di spirali metalliche (kels) che hanno proprieta' rilassanti e tonificanti. Poste attorno ad un collarino di cuoio, funzionano anche sugli animali, poco soggetti alle suggestioni di un mero "effetto placebo".(...)

ANTEPRIMA TORINO n.2 - febbraio 1998