Le Cronache del Mystero

Dreamland rappresenta una iniziativa culturale nata intorno all'edificazione dello Stone Circle, realizzato sullo stesso territorio. Il cantiere culturale rappresentato da Dreamland lavora su temi musicali e argomenti di arte e ricerca nei vari campi di interesse che portano ad interagire con la Natura e con le tematiche dell'interiore.
Nell'intraprendere questo laboratorio, al di là di ogni aspettativa si sono verificati eventi non convenzionali che hanno attratto la curiosità dei frequentatori e sono divenuti inevitabilmente oggetto di un ulteriore campo della ricerca. Fenomeni che hanno sollevato molta curiosità e che lasciano senza spiegazioni sul motivo per cui tutti questi eventi convergano suDreamland.




IL FENOMENO DELLE EARTH LIGHTS

Le luci verdi notturne

Estate del 1997. I fenomeni inspiegabili iniziarono con l'arrivo dei primi operatori a Dreamland. Dopo qualche settimana si incominciarono a vedere, durante le notti dedicate all'osservazione del cielo, delle palline di colore verde intenso grandi circa quanto una pallina da golf, muoversi lentamente lungo le pareti delle abitazioni che danno sulla piazzetta, oggi utilizzata per gli stages di danza e per i concerti del LabGraal.
Gli attoniti testimoni potevano vedere le palline luminose rincorrersi, fermarsi per poi riprendere la loro corsa fino a sparire nel terreno della piazzetta.


L'incontro con la Earth Light

Le cronache di tutto il pianeta riportano le osservazioni di piccoli globi luminosi, battezzati con il nome di "Earth Lights", che appaiono occasionalmente nelle più svariate situazioni e condizioni ambientali.
Si possono citare i racconti di contadini del Piemonte che narrano di queste sferette luminose che li accompagnavano al lavoro per i campi, a cui si affiancano le testimonianze fotografiche degli astronauti degli Shuttle e delle navicelle lunari che hanno incontrato le misteriose sferette durante le missioni nello spazio.
Si ha testimonianza della loro manifestazione dai casi di Hessdalen, in Norvegia, dove per anni sorvolano i tetti della cittadina e sono oggetto di studio da parte degli enti scientifici europei. Manifestazioni analoghe si sono verificate a Sassalbo in Italia e a Marfa in Texas. Rimane emblematica l'acrobazia filmata della Earth Lights intorno al Concorde al suo primo volo di prova nel cielo dell'Africa.
Oggetti identificati come Earth Lights sono stati spesso visti sorvolare i campi dove hanno fatto la loro comparsa i "crop circles".
Le Earth Lights hanno fatto la loro comparsa anche a Caronia, in Sicilia, cittadina divenuta famosa per i roghi misteriosi, dove gli inspiegabili fenomeni di natura elettromagnetica hanno portato il Comitato interdisciplinare governativo ad affermare che i fenomeni erano attribuibili ad una manifestazione di intelligenze aliene.
Da molti anni si cerca di dare una spiegazione al fenomeno delle Earth Lights senza essere giunti tuttavia ad alcuna conclusione, attribuendone la causa ai fulmini globulari, ai "fuochi fatui" o di "Sant'Elmo" e ai "monopoli magnetici" prodotti dalle attività sismiche della Terra.
In alcuni casi queste sfere luminose sembrano possedere una natura intelligente, come si è verificato ad esempio a Hessdalen e in un altro caso emblematico come quello di Venaria, in Piemonte, dove una di queste sfere ha giocato a rimpiattino con il testimone che cercava di fotografarla.
Il 5 agosto 1999, nel prato della Piazzetta di Dreamland, viene osservata e fotografata una minuscola sfera luminosa emanante una luce bianca e intensa che si nasconde dietro ad un vaso da fiori e gioca a rimpiattino con il testimone del fenomeno. L'oggetto viene rilevato casualmente per via del comportamento incuriosito di Liù, una gatta residente a Dreamland che attira l'attenzione del testimone sull'inspiegabile fenomeno.
Il testimone non si accorge subito della presenza dell'oggetto luminoso. E'Liù, la gatta, ad attirare la sua attenzione mostrandosi immobile nel fissare incuriosita un vaso da fiori posato sul piano calpestabile del prato.
Il testimone, che si trova in quel momento a circa 20 metri dal vaso, cerca di capire la causa di tanta curiosità e si avvicina al vaso da fiori pensando di avere a che fare con un topolino che si è rifugiato li dietro. Giunto a pochi metri di distanza dal vaso scorge, con sua sorpresa, la presenza di un piccolo e intenso globo di luce all'interno del sottovaso.
Il testimone si avvicina ulteriormente, ma giunto a circa due metri dal vaso la luce sembra scomparire. Il testimone ritorna sui suoi passi, ma girandosi a guardare il vaso, vede che la luce è riapparsa. Allora si avvicina nuovamente, ma l'intensa luce scompare ancora una volta. Il testimone ritenta per altre volte di avvicinarsi e di allontanarsi, ma sempre ottenendo lo stesso risultato.
A questo punto il testimone prende una fotocamera e ripentendo il suo percorso verso il vaso fa alcune foto dell'inspiegabile oggetto. Riesce anche, impiegando lo zoom, a riprendere il piccolo globo luminoso nella sua intera intensità alla distanza di una decina di metri.
Analizzando a posteriori l'accaduto, l'oggetto non poteva essere l'effetto di un riflesso del sole poichè si trovava sul lato d'ombra del vaso. Il sole stava tramontando ad ovest e l'oggetto si trovava verso est nel piattino interamente coperto dal vaso. Ad est non c'era nessun altro oggetto luminoso, finestre comprese, che potesse determinare un qualsiasi riflesso.
All'interno del sottovaso il testimone osservò come non ci fosse acqua o qualche sottile ragnatela che potessero fungere da area riflettente di qualunque fonte luminosa esistente.
La constatazione logica fu che ci fosse effettivamente un oggetto concreto all'interno del sottovaso.
Guardando le fotografie si può constatare con sorpresa che la luce non spariva affatto, ma che all'avvicinarsi del testimone al vaso l'oggetto luminoso si spostava per nascondersi dietro allo stesso, per poi ritornare nella sua posizione originale non appena il testimone si allontanava.
Dal comportamento dell'oggetto luminoso si può evincere che possedesse una propria capacità motoria. Forse anche una propria intelligenza, a meno che si trattasse di una possibile strumentazione tecnologica guidata a distanza, ma che comunque comportava che chi la guidava poteva osservare direttamente quanto stava accadendo al momento.
C'è da notare come l'oggetto luminoso rimanesse visibile di fronte al gatto e come invece si nascondesse parzialmente all'avvicinarsi del testimone umano. Un comportamento non certamente dettato dalla paura dell'uomo, ma forse solo per nascondere la propria presenza. E in questo caso è inevitabile chiedersi, oltre alla natura dell'oggetto, anche il motivo di tanta discrezione.
Liù non aveva mostrato di essere spaventata. Dopo aver guardato per un certo tempo da qualche metro di distanza l’oggetto dentro al sottovaso, si era allontanata per i fatti suoi come se l’oggetto non la incuriosisse più di tanto. Cosa inconsueta per un gatto sempre pronto a giocare con qualunque cosa attirasse la sua attenzione, dando quindi idea che lo avesse visto già altre volte e che sapesse di che cosa si trattava.


Il quadrante luminoso

Era l'11 giugno del 2007 ed era passata la mezzanotte. Quattro operatori di Dreamland erano in piedi a discutere su alcuni lavori da fare in una saletta in cui solitamente avvengono gli stages di meditazione.
Inavvertitamente, uno di loro appoggiandosi al muro spegne la luce. Prima di aver tempo di girarsi per riaccenderla, in mezzo a loro all'altezza del torace, prende corpo all'improvviso una sorta di quadrato luminoso.
L'oggetto sembrava avere dimensioni di circa 5 x 5 cm, la sua luce era intensa, di colore bianco e lattescente. Sembrava non avere altra forma se non quella del riquadro della sua luminosità.
Con un movimento repentino, difficile da seguire, sembrò serpeggiare ai loro fianchi per guizzare e fermarsi nuovamente al centro tra di loro per poi spegnersi e sparire.
Una operatrice fece a tempo vedere che la luce illuminva, dal basso, con l'intensità di una torcia alogena, il volto di uno degli operatori che a sua vide illuminarsi il torace di questa.
Secondo uno degli operatori il quadrante luminoso sembrò fosse scaturito dalla finestra vicino a loro, ma ad un immediato esame le antine delle finestre risultarono essere ermeticamente chiuse.




LE CREATURE DI ALTROVE


La murena nera

Attraversando il prato che va dal cancello principale di Dreamland alle case accadde che ad un ospite caddero le chiavi dell'auto tra l'erba, in un punto preciso e subito rilevato. Chinatosi subito perprenderle non le trovò, anche se l'erba del prato era alta pochi centimetri. Ci riprovò ancora più tardi, nuovamente senza esito.
Alla sera raccontando il fatto ad altri due operatori questi si offrono di aiutarlo. Si era fatta notte e quindi uscirono con le torce elettriche.
Mentre stavano illuminando il punto della caduta delle chiavi videro arrivare da pochi metri di distanza una sorta di grossa anguilla nera, dall'aspetto forse di una piccola murena, lunga circa un metro.
Tutti e tre poterono vedere che si muoveva scivolando silenziosamente, sollevata a circa 30 cm dal suolo. Le torcie elettriche permisero di vedere distintamente la sua ombra al suolo.
La creatura guizzò rapida tra le loro gambe per poi porsi al centro dei tre. La videro arrotolarsi rapidamente su se stessa e scomparire inghiottita dal nulla nonostante fosse illuminata dalle torce elettriche.


Il gigante e il suo compagno

30 maggio 2007. Era stata una giornata di pioggia battente. Da poco aveva smesso di piovere. Una operatrice uscì sulla piazzetta tra le due case e scorse due creature all'angolo di una di esse.
Stupita si bloccò a guardarle. Una delle creature era grande e scura, sembrava essere ricoperta da pelo raso tendente al marrone, con una strana forma a panettone.
Al suo fianco c'è una creatura simile ad una volpe dal pelo rossiccio. Sembravano due compagni che stavano esplorando il posto.
Le due creature si immobilizzarono rimanendo anch'esse ad osservare l'operatrice.
Rimasero immobili per pochi istanti poi si girarono indietro e si allontanarono a velocità incredibile come se scivolassero sull’erba e si dileguarono nel sottobosco.
L'operatrice andò ad esplorare lungo il percorso della loro fuga ma non vide alcuna traccia in terra né tra l’erba.


Le “madame” del prato

Un altro caso inspiegabile è avvenuto nelle estati del 2007 e del 2008. Alcuni ospiti di Dreamland hanno riportato di aver visto in più occasioni, nel campo di fronte al cancello principale, comparire all'improvviso una serie di figure umane. Il fenomeno si è ripetuto con tanta frequenza che i testimoni, scherzosamente, hanno finito per dare loro il nome di "le Madame". Un fenomeno già noto tra i contadini del territorio con il nome di "vecchie signore".
Le figure apparivano leggermente diafane pur consentendo di osservare vari particolari. Alle volte comparivano isolate, alle volte invece apparivano in gruppi numerosi. In questo caso, per via del movimento delle labbra di alcuni e dal muoversi e dal gesticolare, davano l'impressione di essere impegnati in accalorate discussioni tra di loro.
Gli abiti e le acconciature apparivano inusuali. Le descrizioni sono diverse, c'è chi dice che fossero vestiti con abiti medievali, altri con tute di lavoro di colore marrone mai viste.
Il fenomeno avveniva sempre in estate, intorno a mezzogiorno, protraendosi fino al primo pomeriggio, in giornate molto calde e soleggiate.
Il fenomeno sembrava essere rapportabile a quello di un miraggio, del resto l'erba bassa del prato poteva sostituire l'asfalto o la sabbia del deserto sui quali si producono le riflessioni ottiche.
Tuttavia a differenza dei miraggi che compaiono sull'orizzone e a grande distanza, le figure erano visibili a poche centinaia di metri ed erano osservabili da più angolazioni. Praticamente erano osservabili da tutti i quattro punti cardinali e davano l'impressione di occupare una precisa porzione al centro del prato.




OGGETTI MISTERIOSI NEL CIELO


L’UFO sulla montagna

13 marzo 2001. Ad Ovest di Dreamland, alle 19.18, pochi minuti dopo il tramonto, un oggetto luminoso si staglia lungo il profilo della montagna. Rimane immobile per qualche minuto, si sdoppia e si riunisce nuovamente in un corpo unico, come nel caso delle Earth Lights di Sassalbo e di Hessdalen, e poi si allontana.
Non era la prima volta che un oggetto simile si era presentato in quella porzione di cielo, ma questa volta viene anche fotografato.




La finestra in cielo

Estate 2005, ore 23. Mentre alcuni ospiti si trovano seduti sulla "Terrazza Sotto Le Stelle" ad esplorare il cielo notturno, a Ovest di Dreamland appare per pochi istanti, in alto nel cielo, una finestrella di forma quadrata con una intelaiatura a croce.
I testimoni diranno che era come se si fosse accesa per un istante una luce all'interno di uno stanzino. L'apparizione dura pochi istanti, quanto basta per vederla nitidamente, e poi scompare come se in effetti avessero spento la luce all'interno di uno stanzino.
L'oggetto era comparso praticamente nella zona di cielo in cui erano stati osservati altri oggetti luminosi non riconducibili a stelle o ad aerei. Si può ricordare che oggetti volanti non identificati con una struttura cruciforme erano stati osservati già negli anni '50 sulla città di Torino.


La caduta del meteorite di ghiaccio

24 giugno 2005. Nel tardo pomeriggio un piccolo meteorite dal diametro di circa 15-20 centimetri, interamente di ghiaccio, cade sul bordo del tetto di una delle case di Dreamland con tanta violenza da far sbalzare alcune tegole.
Due operatori presenti al fatto raccolgono un frammento del meteorite che viene conservato per qualche tempo in freezer per essere fotografato e analizzato al microscopio.
In quel periodo le cronache riportavano della caduta, in più luoghi del Piemonte e dell'Italia, di corpi di ghiaccio di varie dimensioni. Poche settimane prima di queste cadute, gli astronauti della NASA in orbita con lo Shuttle avevano già segnalato la presenza di grandi masse di ghiaccio intorno alla Terra.








I FENOMENI INCONSUETI AL CERCHIO DI PIETRE


La scelta del luogo in cui costruire il cerchio di pietre

Si era discusso a lungo sul posto dove erigere il cerchio di pietre di Dreamland, senza giungere a una definitiva conclusione poichè il luogo offriva molti siti adatti allo scopo.
L'impasse venne risolta da precisi segni che la natura, fortuitamente o magicamente, volle mostrare. Una serie di segni simili a quanto accadeva già nelle antiche cronache.
Per prima cosa accadde che, proprio nei giorni in cui si stava discutendo sul luogo da deputare al cerchio di pietre, un airone scese deciso dal cielo e andò a posarsi su un preciso punto dei prati di Dreamland. L'evento portò ad alcune riflessioni in merito al suo significato.
In effetti per i Celti l'airone possedeva poteri soprannaturali messi in relazione ai calderoni magici, ovvero alla coppa del Graal, ed era considerato come un uccello segreto e magico. Presso i greci l'Airone era associato alla figura del drago e alla saggezza antica del dio serpente. Presso gli Egizi l'Airone veniva associato al mito della Fenice e al pianeta Venere. La Fenice era ritenuta da essi come il simbolo del "nuovo" che "aggiornava" gli antichi testi sacri per far risorgere una nuova filosofia di vita dai resti della precedente. Per i Cinesi l'Airone era conosciuto come l'uccello di fuoco ed era la personificazione delle forze primordiali dei Cieli.
L’evento fu pertanto giudicato di buon auspicio e mise a tacere ogni disputa portando a stabilire che il punto del suolo dove si era posato l'Airone rappresentasse il centro attorno cui realizzare il futuro Stone circle.
Pochi giorni dopo, sulla pietra seminterrata che segnava il centro del futuro cerchio si andò a posare un falco, questo inteso come simbolo del potere del Sole sia per i Celti che per gli antichi Egizi. Il falco rimaneva a lungo sulla pietra, incurante di chi gli stava intorno.
Anche questo evento venne ritenuto un "segno", trasmesso anch'esso in qualche modo dalla Natura, che confermava la scelta fatta.


Casualità e mito nella simbologia dello Stone circle

La tradizione nordica narra che gli Asi, gli antichi dei nati nel mondo dei ghiacci, dopo aver sconfitto i giganti che impersavano sulla terra del loro tempo, crearono un nuovo mondo a cui diedereo il nome di Midgard, la “Terra di mezzo” , che posero tra i due mondi già esistenti e nati con la creazione del nostro pianeta, quello di Niffelheim, il mondo di ghiaccio, e di Muspellheim, il mondo di fuoco.
Come i mitici Signori dell’Alcheringa australiana che modellarono la Terra perché ospitasse l'umanità, anche gli Asi trasformarono l’immenso corpo della primigenia terra, rappresentata dal simbolo antropormofo di Ymir, il colosso di ghiaccio capostipite della razza dei giganti, per rendere possibile la comparsa di una nuova forma di vita. Dalle ossa del gigante nacquero le montagne, dai suoi capelli gli alberi, dal suo cervello le nuvole.
Quindi,intorno a Midgard vennero posti a sua protezione un vasto mare e una enorme muraglia a difesa della sua integrità.
Quando l’opera organizzatrice dell’universo fu completata, Odino, accompagnato da altri due dei, Loki e Hoenir, si recò sulla Nuova Terra per completare il suo disegno relativo alla Nuova terra che alcuni miti dicono fosse stato suggerito da Loki.
Scelse due alberi che ebbe cura di trasformare nei corpi dei primi esseri umani: da un albero di frassino diede vita al corpo dell’uomo, che chiamò Askr, e da un albero di olmo diede vita al corpo della donna, che chiamò con il nome di Embla.
Hoeker, o Hoenir, il saggio e amico di Odino, si incaricò di dare ad entrambi il dono della ragione perchè potessero comprendere le cose che avevano intorno. Loki, dal canto suo, diede loro il misterioso calore interiore che li avrebbe resi effettivamente vivi e simili agli dei.
Terminata la loro opera, le tre divinità lasciarono quindi il Nuovo Mondo affinché gli esseri umani potessero vivere da soli realizzando quanto avevano bisogno per la loro sopravvivenza e per il completamento del loro destino.
Un racconto mititologico che sembra entrare casualmente nella simbologia espressa dallo Stone circle.
Si ricorda che lo Stone circle era stato realizzato a seguito di una serie di indicazioni ottenute casualmente da vari fattori ambientali accettati perchè ritenuti di buon auspicio per la sua costruzione.
Qualche tempo dopo la realizzazione dello Stone circle, nel fare delle misurazioni astronomiche ci si rese conto che se si prendeva a riferimento il diametro del cerchio interno di pietre, deputato a simboleggiare il mondo fisico di Abred e più precisamente la "Terra di Mezzo" della mitologia nordica relativa a Odino, rapportandolo all'orbita media compiuta dalla Terra intorno al Sole si poteva constatare che le proporzioni astronomiche potevano portare a identificare il cerchio delle "Standing stones" esterne come la fascia degli asteroidi che circonda il nostro pianeta.
Una barriera protettiva della Terra di Mezzo posta, per l'appunto, al di là dell'immenso mare, ovvero la distanza che separa la Terra dagli asteroidi. Una casualità che sembra riproporre l'antico mito nordico.
Spingendo l'occasionalità offerta dalla casualità di coincidenze si potrebbe addirittura giungere all'interpretazione delle quattro pietre di direzione come il simbolo dell'orbita, più esterna, su cui si muove il gruppo degli asteroidi conosciuto come quello dei "Troiani".
In questa prospettiva astronomica, lo Stone circle verrebbe ad assumere il ruolo di un vero e proprio modello simbolico del sistema solare.


La magia del cerchio di pietre

Nei primi giorni del dicembre 1999 viene realizzato il primo cerchio di pietre di Dreamland che rimarrà poi all'interno delle standing stones.
Il tempo, vista la stagione invernale, era particolarmente rigido. Tuttavia accadde che mentre veniva posata la prima pietra le nuvole scure che coprivano pesantemente il cielo si aprirono al di sopra della zona di lavoro in un cerchio perfetto che, oltre a lasciar intravvedere un cielo pulito e azzurro, fece passare la tiepida luce del sole del primo pomeriggio.
Il freddo intenso lasciò improvvisamente posto a un tempo primaverile, tanto che quanti erano intenti al lavoro si dovettero spogliare dei pesanti abiti invernali.
L'apertura in cielo continuò per molto tempo rimanendo stabile senza che il vento le facesse cambiare forma. Il fenomeno durò dalla posa della prima pietra sino all'ultima.
Poi alla posa di quest'ultima le nuvole si chiusero e la temperatura tornò al freddo stato stagionale.
Un fenomeno del genere accadde ancora durante la notte del Capodanno 2010. Nel momento in cui i partecipanti ai festeggiamenti giunsero a riunirsi intorno al cerchio di pietre, il cielo nuvoloso si aprì rapidamente in un cerchio pressocchè perfetto sopra di loro lasciando la Luna piena al suo centro.
Quando terminò il brindisi al suono della cornamusa e i convenuti incominciarono ad allontanarsi dallo Stone Circle, il cerchio nel cielo si richiuse altrettanto rapidamente e il cielo ritornò ad essere coperto dalle nuvole.


La coppa di nebbia sul cerchio di pietre

Il 16 marzo 2000, circa tre mesi dopo il completamento del cerchio interno, di fronte ad alcuni ospiti di Dreamland, che ne furono testimoni, avvenne un evento inspiegabile. In pieno giorno, una grande nube di vapore opalescente e chiaro si sprigionò all'improvviso dal centro dello Stone circle sino a formare il profilo di una grande coppa sospesa.
La nube rimase al di sopra del cerchio di pietre per molti minuti, mantenendo inalterata la sua forma, poi, sempre repentinamente, si raccolse su se stessa fino a scomparire nel terreno, come se venisse riassorbita dal centro del cerchio.


I globi luminosi intorno al cerchio di pietre

Un altro fenomeno inconsueto che può essere citato è quello dei piccoli globi luminosi che alle volte sono stati visti volteggiare sulle pietre dello Stone circle.
Oggetti che possono essere ricondotti al fenomeno delle "Earth Lights" osservate anche in altri luoghi, come a Sassalbo in Italia, a Hessdalen in Norvegia e a Marfa in Texas.
Fortunosamente ad un ospite di Dreamland è stato possibile avere l'occasione di fotografarli mentre eseguivano le loro evoluzioni, rincorrendosi attorno al cerchio di pietre. La foto qui accanto mostra infatti le loro evoluzioni ai lati opposti dello Stone Circle.


I globi di luce nel cerchio di pietre

8 gennaio 2010, ore 02:50. Dopo una nevicata notturna, un ospite di Dreamland si reca al Cerchio con l'intenzioni di scattare qualche foto alle pietre innevate. Si avvicina al cerchio e inizio l'opera, scattando più foto da una posizione fissa a circa 10-12 metri dalle pietre delle quattro direzioni.
China la testa per regolare i settaggi della macchina, con le spalle leggermente girate per coprire la macchina dalla neve. Rialza la testa e mentre volge lo sguardo al cielo scorge delle luci che puntano verso la sua direzione. Subito pensa ai fari dei cancelli di ingresso all'area di Dreamland per il colore caldo delle luci, che tendevano al giallo, ma poi si rende conto che è impossibile in quanto le luci non superano la sua posizione.
Le luci si muovono senza lasciare alcuna scia e senza proiettare nessun raggio o bagliore sulla neve o sulle superfici, come capita con una qualsiasi fonte luminosa.
Poi il testimone si accorge di due globi di luce che si muovono all'interno del cerchio. Il testimone li può vedere distintamente. Uno di essi nel mentre saliva e l'altro contemporaneamente si abbassava in movimento che avveniva in sincrono tra le due sfere.
Il testimone ha l'impressione che le luci stiano giocando con lui, quasi in modo da richiamare la sua attenzionei, ballando a mezz'aria, in una distanza verticale che variava tra 1 e 2 metri. Le luci variavano la loro intensità mentre il testimone cercava di individuare la loro fonte, facendosi prima più forte poi più debole, come se avessero registrato la sua presenza.
Poi, improvvisamente le due sfere spariscono, come se non ci fossero mai state. Il testimone scatta foto con il flash, ma le condizioni atmosferiche rendono l'impresa impossibile. Il tutto dura pochi secondi.
Il testimonecerca di cogliere più dati e si sposta in più posizioni intorno al cerchio, mantenendo la medesima distanza dal centro. Cerca di capire se ciò che aveva visto fosse soltanto l'effetto delle luci del cancello di sicurezza, in distanza dal cerchio. Ma la luce del cancello è troppo piccola e troppo distante e si evidenzia una notevole sfasatura di profondità di campo. In più, la luce non cade all'interno del cerchio.
Mentre il testimone procede con questa analisi, avverte dei rumori nella neve, tanto da pensare che qualche altro ospite di Dreamland lo avesse raggiunto. Tuttavia il rumore era diverso da quello prodotto da un passo che si posava sulla neve acquosa del manto innevato; il rumore era come se la neve fosse schiacciata in più punti e con più forza. Con sua sorpresa, il testimone scorge le luci nel cerchio ancora una volta, ma questa volta spariscono immediatamente, come se fossero state colte di sorpresa.
Poi il testimone avverte una forte sensazione di non dover scattare più alcuna foto, quasi un suggerimento che si è inoltrato nella sua mente. A quel punto gli sembra di scorgere un'ombra, di forma antropomorfa, muoversi dalla pietra direzionale dell'ovest e procedere verso il cerchio. Il testimone avverte delle presenze intorno a sé, difficili da descrivere perchè sfuggenti. Incapace di darsi una spiegazione del fenomeno, il testimone si allontana dal cerchio.


Il tappeto di fiori del nuovo cerchio di pietre

Nell'ottobre 2006 venne ultimata la posa delle dodici standing stones, le pietre erette del cerchio esterno dello Stone circle.
Pochi giorni prima che si avviasse il lavoro della posa delle grandi pietre, avvenne una improvvisa e intensa fioritura di centinaia fiori bianchi che andò a coprire l'intera area che sarebbe poi stata delimitata dal futuro cerchio di pietre.
La fioritura coinvolse l’intera fascia del prato esistente tra il perimetro del bordo del cerchio interno e quello esterno.
La cosa veramente strana, e comunque inspiegabile, fu rappresentata dal fatto che questa fioritura si manifestò solamente in questa area, mentre non ci fu assolutamente nessuna traccia nel resto del prato, e neppure dentro al cerchio interno, già realizzato in precedenza.


L'effetto del tappeto fluttuante dentro al cerchio

Un altro fenomeno inspiegabile, osservato da quanti si siedono in meditazione o semplicemente si rilassano seduti sulle pietre del cerchio interno del Cromlech, è quello battezzato con il nome di "nube di plasma" per via della sua singolare manifestazione.
Il fenomeno si evidenzia nell'area circoscritta dal cerchio interno come una sorta di tappeto semitrasparente e fluttuante costituito apparentemente da una lieve turbolenza dell'aria. Come se l'aria, a livello del prato, diventasse ribollente.
Apparentemente, lo si potrebbe paragonare allo stesso fenomeno che si può osservare nelle giornate d'estate quando l'aria surriscaldata si alza ondeggiando dall'asfalto distorcendo il paesaggio circostante.
Il fenomeno si manifesta indifferentemente in ogni stagione, preferibilmente al primo buio del calare della notte e soprattutto solamente all'interno del cerchio più piccolo.


Gli effetti "terapeutici" delle pietre

Lo Stone circle ha mostrato di possere una sua inaspettata caratteristica terapeutica. Per un fortuito caso alcuni ospiti si erano accorti che appoggiandosi ad una delle pietre erette del cerchio esterno era stata rilevata l'immediata scomparsa della sensazione di stanchezza per lasciare posto a una marcata tonificazione di tutto il corpo.
Il fenomeno è stato verificato ripetendo l'esperienza più volte e molti hanno constatato, pur valutando il possibile intervento della suggestione, che si manifestavano evidenti effetti terapeutici.
L'esperimento è stato poi ripetuto con le altre pietre dello Stone circle e si è così constatata una apparente specificità terapeutica per ciascuna di esse. Alcune sembravano far svanire l'ansia, altre, sempre al loro contatto, facevano scomparire piccoli disturbi, come il mal di testa e il mal di schiena.
Per quanto questo fenomeno possa sembrare curioso, in effetti non va dimenticato che da millenni i Bretoni hanno la consuetudine di curare una vasta gamma di patologie andando ad appoggiare i palmi delle mani, oppure direttamente le zone doloranti, sulla superficie dei loro menhir.



IL MISTERO DEI CROP CIRCLES


I crop circles del 2004

Nel maggio 2004, in una zona a Nord del complesso di Dreamland, alla fine del perimetro del suo territorio, venne rinvenuta una formazione di tre Crop circles realizzati nell'erba. Il più grande aveva un diametro di almeno 15 metri.
Il primo testimone del fenomeno, un ospite di Dreamland, mentre passeggiava con il suo cane si accorse dell'erba adagiata innaturalmente al suolo e piegata a intreccio. Notò la presenza di spirali e di ciuffi di erba in piedi intrecciati. Avvisò quindi altri ospiti e operatori e vennero scattate subito diverse fotografie del fenomeno.
Furono raccolti campioni di materiale e successivamente vennero intervistati i diretti testimoni dell'accaduto. Alcune testimonianze riportano la presenza di vortici di aria calda percepiti risalire dal suolo sul luogo della comparsa dei Crop circles.
Alcuni dichiararono di aver avuto sul posto diverse sensazioni soggettive quali: sonnolenza, senso di capogiro e grande stanchezza. Tutti invece sentivano ondate di aria molto calda, insolita per l'ora della sera, proveniente dal basso.


I quadrati nel grano

Nel maggio 2004, a circa 500-800 metri a sud del luogo dove era stato trovato il primo dei Crop circle nell'erba, in un vicino campo di grano pronto per la mietitura vennero rinvenute due inspiegabili formazioni a pianta quadrata.
I due disegni, ciascuno di circa 2 metri per lato, si evidenziavano per l’assenza completa degli steli di grano all'interno del perimetro del disegno, come se un rasoio invisibile avesse tagliato via il grano di netto procedendo dal suolo.
Il fenomeno non era nuovo in quanto una serie di formazioni quadrate nel grano erano già state osservate in altri casi di apparizioni di Crop circles, come accadde nel 2003 nel Canavese, a fianco del grande agroglifo conosciuto come il "Bilanciere". Nel 2004, altre formazioni simili vennero osservate e filmate dall'aereo, durante le prospezioni del territorio piemontese eseguite dalla Commissione per l'Indagine sui Fenomeni Fortiani della Ecospirituality Foundation, nei campi delle zone di Montalto, Pavone e Perosa.


I Crop circle del 2006

La mattina di giovedì 11 maggio vennero rilevati altri Crop circles nell'area di Dreamland. Un ospite mentre stava passeggiando si accorse di qualcosa d’insolito che si era manifestato nella stessa zona di prato della precedente apparizione dei Crop circles del 2004. Aveva notato che una zona d’erba del prato appariva apparentemente schiacciata, assumendo una forma approssimativamente circolare. Questa zona spiccava in modo netto rispetto alla parte restante del prato, in cui l’erba era rimasta alta in media una quarantina di centimetri.
Esplorando il prato vennero scoperte tre forme circolari, di cui due collegate tra loro da una zona d’erba anch’essa piegata ed una terza di poco più grande. In seguito si scoprì che nei pressi di queste formazioni ce n’erano altre tre, più piccole.
L’erba piegata all’interno delle formazioni era distesa in modo anomalo e non presentava segni di compressione forzata. Le formazioni non erano attribuibili a nessun agente atmosferico noto poichè durante il giorno e la notte precedenti all'apparizione dei crop circles non vi erano stati né vento né pioggia.
Il dubbio che queste formazioni potessero essere il risultato dell’azione di agenti atmosferici venne subito fugato osservando l’orientamento dei fasci d'erba piegata, spiraleggianti in prossimità del centro. Venne osservato anche che i noduli all’interno delle formazioni erano piegati e gonfi, contrariamente a quelli esterni, caratteristica tipica dei Crop circles.
Nei giorni successivi si susseguirono numerosi acquazzoni primaverili e forti folate di vento, ma l’erba all’interno degli agroglifi non si sollevò né cambiò forma.
Prelevando campioni d’erba all’interno degli agroglifi venne costatato che la maggior parte dell’erba era priva di noduli, tuttavia estraendo l’intera pianta, compresa la radice, si vide che lo stelo appena sopra la radice era inclinato e la pianta non si sviluppava più, come normalmente avveniva, in direzione verticale. Inoltre tutti gli steli d’erba con noduli, prelevati all’interno degli agroglifi, apparivano piegati e rigonfi all’altezza degli stessi.
Dopo oltre venti giorni dalla loro comparsa venne osservato come, nonostante le piogge e la naturale crescita dell'altra erba, fosse rimasta una sorta d’impronta sul terreno dei cerchi originari lasciando intravvedere ancora la loro forma.
La notte successiva alla comparsa dei Crop circles alcuni operatori andarono scattare alcune foto. Dalle fotografie risultarono numerosi Orbs, le note piccole sfere pallide. Tuttavia questi erano presenti solo nei fotogrammi che riguardavano l’interno del cerchio più piccolo dello Stone Circle.
Alcuni testimoni riportarono che nel prelevare campioni e operare le misurazioni erano spesso soggetti ad una notevole e inspiegabile stanchezza, dal momento che non era richiesto alcuno sforzo fisico. Gli stessi testimoni riportarono che nei loro sopralluoghi notturni avevano avuto l’impressione di trovarsi in un luogo molto rilassante e positivo.
Alla fine del novembre 2006 si notavano ancora distintamente le forme dei cerchi nell'erba, la quale manteneva una sua vivacità di colore rispetto all'altra vegetazione intorno.


I Crop circle del 2007

Nell'aprile 2007 vennero rilevati nuovamente altri tre Crop cicles nell'erba, nello stesso luogo dove erano comparsi nel 2004 e nel 2006. Le piante interessate al fenomeno erano della famiglia delle graminacee, costituite da lunghi steli intervallati da noduli.
Questa volta vennero rilevate tre formazioni: due circolari (rispettivamente di 11 e 7 metri di diametro) ed una simile a una spirale a quattro braccia (dal diametro di 13 metri).
La Commissione per l'Indagine sui Fenomeni Fortiani della Ecospirituality Foundation realizzò, nell'aprile del 2007, rilevamenti diretti sul posto e prospezioni aeree, sia fotografiche che video.
Vennero prelevati campioni di erba all'esterno dei cerchi e campioni all'interno delle tre formazioni. Dall'agroglifo a quattro braccia venne prelevato anche uno stelo rimasto in piedi al centro del vortice.
In ogni "disegno" si rendeva evidente, come accade in tutte le manifestazioni di Crop circles autentici, la presenza di steli curvi alla radice e piegati naturalmente sui noduli.
All'ingrandimento degli steli si evidenziò anche la presenza di sferule bianche di silicio.
Prelevando campioni d'erba all'interno degli agroglifi venne constatato che la maggior parte dell'erba era costituita da steli piegati e rigonfi all'altezza dei noduli. Tutte le piante interessate al fenomeno non si sviluppavano in direzione verticale come l'altra erba del prato, ma seguivano una direzione spiraleggiante.
L'erba piegata all'interno di queste formazioni era distesa in modo anomalo e non presentava segni di compressione forzata e inoltre, secondo i testimoni, il giorno e la notte precedenti non c'erano stati né vento né pioggia che potessero aver causato il fenomeno.
I fasci dell'erba piegata erano orientati in maniera spiraleggiante, soprattutto in prossimità del centro dove risultavano piccoli fasci di steli protesi in verticale.
Durante le rilevazioni una operatrice del C.I.S.S. notò che all'interno delle formazioni accusava vertigini e perdita dell'equilibrio. Sensazione che scompariva non appena si allontanava dal luogo. All'ingresso della zona delle formazioni, all'esterno dei disegni, non veniva rilevata alcuna sensazione.
Un ospite di Dreamland visitando le formazioni si accorse anche che al loro interno c'erano degli sciami di farfalle colorate che sostavano inspiegabilmente rimanendo dentro al perimetro di ciascuno dei Crop circles.
Il disegno particolare costituito dall'agroglifo dalle quattro braccia ha suggerito ai ricercatori che hanno visitato il sito alcune possibili interpretazioni del suo significato: 1) alcuni intravvidero la lettera "Aleph" dell'antico alfabeto ebraico 2) altri lo interpretarono come l'antico simbolo della cultura vedica che rappresenta il sole 3) secondo altri ancora rappresentava l'antico simbolo nordico della runa conosciuta con il nome di "Geofu", simboleggiante la "dimora".


I Crop circle del 2009

Il fenomeno dei Crop circles nell'erba si ripeté per la quarta volta nell'agosto del 2009, ancora nello stesso luogo e nello stesso periodo degli anni precedenti. Le piante interessate al fenomeno erano sempre della famiglia delle graminacee, costituite da lunghi steli intervallati da noduli.
In questa occasione venne rilevata nell'erba una formazione di quattro crop circles: tre erano di forma irregolare e non identificabile ed una invece con un suo proprio disegno, simile a un drago stilizzato e fiammeggiante.
La Commissione per l'Indagine sui Fenomeni Fortiani della Ecospirituality Foundation ha realizzato rilevamenti diretti sul posto e prospezioni aeree, ricavando fotografie e video dei quattro crop circles.
In ciascuna formazione si è resa evidente, come accade in tutte le manifestazioni di Crop circles autentici, la presenza di steli curvi alla radice e piegati naturalmente sui noduli.
Tutte le piante interessate al fenomeno non si sviluppavano in direzione verticale come l'altra vegetazione presente nel prato, ma seguivano una direzione spiraleggiante.
Sono stati prelevati campioni di erba all'interno delle quattro formazioni. All'ingrandimento degli steli si è evidenziata anche la presenza di sferule bianche di silicio.
L'erba piegata all'interno di queste formazioni era distesa in modo anomalo e non presentava segni di compressione forzata e inoltre, secondo i testimoni della zona, il giorno e la notte precedenti non c'erano stati né vento né pioggia che potessero aver causato le formazioni.


I Crop circle del 2010

Il fenomeno dei crop circles in prossimità dello Stone circle di Dreamland si è manifestato successivamente anche nel maggio del 2010.
Le piante interessate al fenomeno risultavano ancora una volta parte della famiglia delle graminacee, ovvero costituite da lunghi steli intervallati da vari noduli.
Le formazioni erano costituite da tre agroglifi che erano dislocate a nord dello Stone circle e presentavano diversi disegni.
Una di forma circolare del diametro di cinque metri circa, un'altra ancora a forma di saetta di fulmine della lunghezza di circa dieci metri e infine un'altra in forma di semicerchio accanto a una sorta di triangolo che incorporava nello stesso disegno.
L'erba piegata all'interno delle tre formazioni era distesa in modo anomalo e non presentava segni di piegatura forzata essendo piegata sui noduli in maniere naturale. Il giorno e la notte precedenti non c'erano stati né vento né pioggia che potessero aver causato le formazioni e comunque a poca distanza l'erba risultava perfettamente normale.




IN COMPAGNIA DEI FANTASMI?


L'area di Dreamland e dintorni sembra essere coinvolta da fenomeni inspiegabili che per le loro caratteristiche possono essere riconducibili ai fenomeni cosiddetti di natura "spiritica".
Ci sono varie testimonianze di questi fenomeni.
Nell'ottobre 2004, a mezzanotte circa, tre ospiti di Dreamland stavano conversando seduti in un salotto. All'improvviso esplose un fragoroso botto nell'aria in mezzo a loro. I tre rimasero storditi e sbigottiti per parecchi minuti.
Il colpo era stato secco e istantaneo e ricordava un botto come quelli dei fuochi artificiali. Il colpo fu talmente forte che venne sentito da un altro testimone nell'abitazione di fronte. Nei giorni seguenti, in tutta l'ala dell'abitazione dove era avvenuto il botto, prese a manifestarsi un odore inconsueto e persistente di aria stantìa e viziata, come quella di un ambiente rimasto chiuso da tempo. Si potrebbe dire come quella di una cripta chiusa da molto tempo. Non servì a nulla arieggiare a lungo e ripetutamente i locali. L'odore persisteva tenacemente ad ogni tentativo di eliminarlo.
Da quel momento iniziarono i raps, colpi secchi e rapidi nei muri e negli oggetti. Raps che scompariranno con la scomparsa improvvisa dell'odore inconsueto.
I raps erano sentiti di notte in tutta l'ala interessata dall'odore di cripta. Erano colpi forti nei muri delle varie stanze e sulle pareti delle scale. Colpetti ripetuti alle spalle degli operatori, nei mobili mentre stavano dormendo.
Accade anche che per due volte un ospite di Dreamland, verso le sei del mattino, ebbe occasione di sentire dei passi pesanti sul pavimento del piano al di sopra della sua stanza, come quelli di una persona che cammina spedita. La stanza tuttavia era disabitata.
Gli stessi passi vennero sentiti anche da altri testimoni nelle ore del tardo pomeriggio, appena si faceva buio.
Poi accadde l'inverosimile. Una sera un operatore, mentre lavorava al computer, avvertì un forte rumore provenire dalla libreria di lato, come se una pesante lastra di metallo cadesse strisciando pesantemente.
L'operatore rimase sorpreso, poi, tra lo scherzo e il serio, rivolto verso il rumore e immaginando di parlare ad uno spettro, chiese di avere tolleranza per la presenza delle persone che erano giunte ad occupare Dreamland e chiese di poter convivere senza darsi reciproco fastidio.
Curiosamente dopo pochi giorni dall'accaduto l'odore inconsueto di cripta svanì all'improvviso e scomparvero contemporaneamente le serie di raps nei muri.
Rimangono tuttavia ancora altri eventi inspiegabili, con cui capita ancora qualche volta di confrontarsi. Vengono viste sagome umane scure aggirarsi tra le case di Dreamland, qualche volta viste mentre sbirciano repentinamente all'interno delle finestre, e fugaci figure indistinte di animali domestici che attraversano rapidi le stanze.
Tra i vari fatti misteriosi, ancora un episodio inspiegabile. Nell'aprile 2008, durante le ore notturne, nel cantiere vicino a Dreamland dov'era in costruzione l'attuale Relais Bella Rosina, vennero avvertiti forti rumori che potevano far immaginare lo spostamento di pesanti oggetti metallici trascinati sul suolo.
Il responsabile dei lavori, temendo di trovare dei ladri che stessero rubando attrezzature di vario genere, quando si è recato prontamente sul posto ha potuto constatare, sorpreso, che non c'era nulla di anomalo e che tutto era assolutamente in ordine.
Ai primi di gennaio del 2010 si raccolgono ancora altre testimonianze di raps battuti nei muri e nelle porte delle abitazioni di Dreamland.
L'8 gennaio, un testimone scorge una figura scura stazionare davanti alla porta di una delle cascine di Dreamland, posizionata leggermente a sinistra della porta di ingresso. La figura sembrava osservare l'altra cascina rimanendo immobile. Pensando che si trattasse di un altro ospite di Dreamland, il testimone cerca di mettere meglio a fuoco la figura, ma scopre con sorpresa che non vi è più nessuno.





VISITATORI DA OLTRE IL TEMPO?


Un messaggio verso il futuro

Nel novembre 2007 l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) mise in orbita la sonda Keo, una vera e propria capsula del tempo orbitante intorno alla Terra. Era previsto che la sonda dovesse tornare sulla Terra dopo 50 mila anni.
Il progetto, supportato tra gli altri sponsor anche dall'Unesco, prevedeva la raccolta di diverso materiale da tramandare ai posteri: da ritratti dei diversi gruppi etnici a una sequenza del DNA umano, a campioni di acqua, aria, terra e sangue e molto altro. Ma Keo aveva soprattutto il compito di trasportare i messaggi che gli uomini e le donne del 21esimo secolo avevano voluto lasciare a chi sarebbe venuto dopo di loro, senza censure e nella propria lingua.
Nel novembre del 2006 venne lasciato dai responsabili di Dreamland un messaggio di saluto da destinare alla capsula del tempo orbitale dell’ESA. Il messaggio venne poi inserito nel database digitale a bordo della capsula.
Nel messaggio si dava un appuntamento ai futuri abitanti della Terra che avessero realizzato una possibile macchina del tempo, lasciando le coordinate geografiche del centro cerchio di pietre e quelle temporali in cui si trovava la Terra in quel momento. Questo ultimo dato nel caso che, potendo viaggiare nel tempo, cacolassero la posizione della Terra al momento della compilazione del messaggio.
Da quel momento iniziarono a verificarsi inspiegabili presenze intorno al cerchio di pietre di Dreamland che potrebbero essere messe in relazione al messaggio lasciato ai posteri del nostro pianeta.


Visitatori di Altrove?

Ai primi di novembre del 2006 una operatrice scorge dalla sua auto una figura maschile dall'aspetto inconsueto che si muove all'interno delle pietre erette dello Stone Circle. La figura sembrava vestita di una tuta blu scura con un giubbotto dello stesso colore e un cappuccio non appoggiato bene sul capo.
L'operatrice rallentò l'auto e si sporse a guardare, ma l'uomo le svanì letteralmente sotto i suoi occhi.
Occorre tenere presente che l'area dove sorge Dreamland è privata e vigilata da un corpo di sorvegliaza. Nessuno, soprattutto di giorno, potrebbe entrare senza essere visto e fermato.
Nel novembre dello stesso anno poco prima delle 9 di mattina, tre soci della Ecospirituality Foundation di Roma, mentre si avvicinano alle loro auto nel parcheggio, hanno modo di vedere nettamente una figura alta e snella vestita di abiti colore beige-marrone. Si fronteggiano, entrambi, sorpresi per l'incontro, poi pochi istanti dopo, in un attimo fuggente, la figura svanisce letteralmente nel nulla davanti loro.
Nel giugno 2007 vengono visti nel pomeriggio, da alcuni operai della ditta che stava lavorando alla costruzione del Relais Bella Rosina, due uomini che si aggirano curiosando intorno all'area di Dreamland. Vengono visti fermarsi davanti alla rete prospicente lo Stone Circle per rimanere a guardare il sito megalitico.
Viene segnalata subito la loro presenza alla sorveglianza, ma quando questa giunge, dopo pochi minuti, i due sconosciuti sembrano essere svaniti all'improvviso, proprio mentre erano davanti al cerchio di pietre.